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 22. LEGGE: BIBBIA DEI PECCATI SESSUALI

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[Alberto]
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MessaggioTitolo: 22. LEGGE: BIBBIA DEI PECCATI SESSUALI   22.	LEGGE: BIBBIA DEI PECCATI SESSUALI EmptySab Apr 11, 2020 4:38 pm




Il sesso proibito e i peccati sessuali per la Bibbia

1. Il sesso consentito nel matrimonio: penetrare solo per procreare

L'atto coniugale per solo piacere è un peccato veniale...

Quando il marito penetra nella vagina della sua donna e vi abbia versato dentro il seme, il matrimonio si reputa consumato.

L'unione carnale è lecita se finalizzata alla generazione della prole;
questo è il suo scopo,… il matrimonio fu istituito per l'unione procreatrice della prole,

È certo che, nella mente del Creatore, la destinazione del liquido spermatico e d'ogni atto venereo fosse quella di produrre e perpetuare la specie umana,...
cosicché l'atto coniugale compiuto per il solo godimento è peccato


2. I peccati dei fidanzati: vietato fare l'amore e le proibizioni sensuali

L'amore tra fidanzati: non fare sesso prima del matrimonio. L'amore vietato tra fidanzati
Posizioni peccaminose
Il giovane che fa sedere una ragazza sulle sue ginocchia e la trattiene, o abbracciandola la preme su se stesso ordinariamente, commette peccato mortale e la donna non va immune dallo stesso peccato se volontariamente a tutto ciò acconsente.

Si domanda se è permesso ai fidanzati dilettarsi nel pensiero di abbracciamenti carnali futuri o passati.
Risposta: Se i fidanzati acconsentano alla dilettazione carnale, che sorge prevedendo il futuro accoppiamento, o rammentando gli accoppiamenti passati, peccano mortalmente, giacché si figurino il congiungimento venereo come effettivo e vi si dilettano volontariamente.

È peccato mortale dilettarsi deliberatamente in emozioni carnali, ancorché eccitate casualmente....perché la volontà è la sede del peccato.


3. I divieti sessuali tra marito e moglie. Le posizioni proibite

Vi è una specie di sodomia, che può accadere anche fra persone di sesso diverso, quando la relazione carnale avviene all'infuori dell'accoppiamento delle parti genitali; per esempio, quando si mettono in opera le natiche, la bocca, le mammelle, le cosce, ecc. Benché questo genere d'infamia non sia punito egualmente come la sodomia propriamente detta, è certo ch'esso è sempre una grande ignominia contro natura.

Nel caso dell'uomo passivo e della donna attiva, l'invertimento della natura sarebbe ancor più grave.

Peccano mortalmente i coniugi… se si accoppiano carnalmente usando di una parte del loro corpo che non è quella voluta dalla natura, per esempio, se la moglie prende in bocca il membro virile del marito, ecc.

È severamente da biasimare, specialmente il marito, se per sentire maggiore piacere s'introduce nella vagina della moglie facendosi volgere da lei il didietro come usano le bestie, oppure mettendosi sotto di lei, giacché queste strane posizioni corporali sono spesso segni di passionalità moralmente cattiva in coloro che non si accontentano delle posizioni naturali.

Niente sesso in menopausa
Il dilettarsi toccando, senza il fine dell'accoppiamento, le parti veneree è peccato veniale o mortale…

La eiaculazione , considerata in se stessa (senza l'atto della penetrazione) è un peccato contro natura;

Il palparsi fra coniugi è peccato mortale quando ne risulti un prossimo pericolo di eiaculazione, perché la polluzione non è lecita né ai coniugati né ai liberi, e non si può ammettere scusa alcuna ad esporsi volontariamente al pericolo di essa.


4. Sullo stupro: peccati e colpe della donna violentata
Si domanda cosa deve fare una donna, oppressa dalla forza, al fine di non peccare innanzi a Dio.

Risposta 1: internamente non deve acconsentire al piacere venereo, qualunque sia la violenza esterna che su lei si compie: se no peccherebbe mortalmente.
Risposta 2: Ella deve difendersi con tutte le sue forze,… in guisa però di non
uccidere né di mutilare gravemente l'aggressore, perché la vita e i principali membri del corpo valgono in questo caso più dell'onore, che nella donna qui non è altro che soltanto materialmente offeso.
Risposta 3: Se ella spera di poter essere soccorsa, deve gridare e invocare l'opera altrui, giacché se ella non resiste… parrebbe ch'essa acconsentisse.
E meglio sarebbe mille volte morire, piuttosto che piegare di fronte a questo pericolo. Una giovane, ridotta a queste strette, temendo di poter acconsentire al piacere delle sensazioni veneree, deve gridare, anche con evidente pericolo della propria vita; in tal caso ella sarà una martire della castità.


5. Vietata la convivenza pre-nozze e le coppie di fatto
Il concubinato è il rapporto fra un uomo libero e una donna libera, i quali convivono come se fossero in matrimonio, o sotto lo stesso tetto, o in separate abitazioni. È certo che il concubinato, inteso così, è un peccato molto più grave della semplice fornicazione, perché c'è l'abituale disposizione dello spirito a peccare...

La fornicazione con persona eretica o infedele, è peccato ancor più grave, in quantoché ridonda in obbrobrio alla vera religione.

Anche i fornicatori, gli adulteri, ecc. non possono opporsi alla generazione, lasciando volontariamente cadere il seme fuori della vagina della donna, perché questa è sempre una cosa contro natura.


6. I peccati dei baci: niente eccitazioni!
I baci in parti inconsuete del corpo, per esempio, sul petto, sulle mammelle o, come usano i colombi, introducendo la lingua nella altrui bocca, stimansi fatti con intendimenti libidinosi, o almeno inducono nel grave pericolo della libidine, e perciò non vanno esenti da peccato mortale.

I baci, ancorché onesti, dati o ricevuti per motivo di libidine, fra
persone dello stesso sesso o di sesso diverso, sono peccati mortali.

È certo che i baci, anche se onesti, che inducono nel prossimo pericolo di eiaculazione o di veementi commozioni di libidine, sono da reputarsi peccati mortali.

i baci e i toccamenti... quando sono peccati mortali, si devono confessare...


7. Il peccato della eiaculazione spontanea: atti naturali impuri
Se qualcuno, per ragioni di sua particolare debolezza, è solito provare eiaculazione guardando eroticamente una donna in qualche parte sensuale del corpo, o toccandole una mano, premendole le dita, conversando con lei, abbracciandola onestamente, ma senza una ragione, assistendo a balli, ecc. deve astenersi da tutti codesti atti sotto pena di peccato mortale.


8. I peccati dei toccamenti: l'orgasmo vaginale e l'autoerotismo
Nel toccare se stessi con intendimenti sensuali: in questo caso c'è peccato mortale.

Peccano mortalmente le donne che eccitano in sé la vagina
oppure volontariamente se ne compiacciono.


9. I peccati dello sguardo: niente ammirazione e sensazioni di piacere
L'esperienza dimostra che la vista influisce meno sulla lussuria che il tatto: ciò nondimeno gli sguardi impudichi spessissimo sono un peccato mortale o veniale secondo l'intenzione, il consenso...

È certo che taluni sguardi, benché in se stessi onesti, sono peccati mortali quando avvengono accompagnati da sensuale intenzione. È pure un peccato mortale se il guardare impudico eccita i moti della concupiscenza e si presta ad essi assenso.

È peccato mortale il dilettarsi guardando le mammelle nude d'una donna avvenente, perché è insito in questi sguardi un pericolo.

È spesso grave peccato il fissare gli occhi sopra una bella persona d'altro sesso, perché una tale attenzione è piena di pericoli:... se manca l'intenzione impudica, il peccato non è che veniale.


10. I peccati degli abiti femminili: vietato mostrare e vietato vedere
Le donne sono sempre più degli uomini incline verso questo genere di peccati, perché attirando con la loro toeletta gli sguardi degli uomini, offrono ad essi occasione di spirituale rovina. Per conseguenza:
Le donne che non hanno marito, né vogliono averlo, né sono in condizione di averlo peccano mortalmente, come dice S. Tommaso, se si adornano con l'intenzione di ispirare amore negli uomini, in quanto che, in codesto caso, sarebbe un amore non tendente al matrimonio, e per ciò necessariamente impuro.

Una donna maritata può decentemente adornarsi con l'intenzione di piacere [solo]
a suo marito; lo dice S. Paolo, I° Corinti 7,34: "La donna maritata pensi alle cose di questo mondo e a piacere a suo marito".

Mettere a nudo il seno o coprirlo con una veste così fina che esse traspaiano
è peccato mortale, giacché è questo un grave incentivo alla libidine.

Non è di sua natura grave peccato snudare le braccia, il collo e le spalle secondo
le usanze del proprio paese. Ma, a detta di molti teologi, è da ritenersi che pecchino mortalmente coloro che introducono queste usanze.


11. I peccati dei romanzi: narrazioni d'amore all'indice
Qui non si parla dei libri eretici ed empi, ma soltanto dei libri opposti ai buoni costumi, specialmente di quelli che comunemente si chiamano Romanzi, i quali solitamente contengono amori illeciti e narrazioni così congegnate e disposte da poter eccitare disordinate libidini.

Quelli che scrivono libri gravemente osceni peccano mortalmente, giacché danno a molti occasione di rovina spirituale e non possono quegli scrittori invocare ragione alcuna che li scusi.

Quelli che scrivono libri gravemente osceni peccano mortalmente, giacché danno a molti occasione di rovina spirituale e non possono quegli scrittori invocare ragione alcuna che li scusi.

Peccano mortalmente quei librai che li tengono nel loro negozio, che li espongono e li vendono...

È, di regola, peccato mortale leggere libri di questa specie, sia che si leggono per desiderio sensuale, sia per leggerezza, per curiosità o per ricreazione, perché, di loro natura, commuovono i sensi, conturbano la immaginazione ed accendono nel cuore fiamme impure.


12. I peccati del ballo: non è permesso ballare e danzare
È peccato mortale assistere a danze gravemente disoneste, sia per le nudità che vi appaiono, sia pel modo di danzare, o per le parole, pei canti, pei gesti che vi si fanno: per ciò, il ballo tedesco chiamato Valzer non può mai essere permesso.

A questi peccatori, fino a che non si siano pentiti,... si deve negare l'assoluzione.

Vietato il ballo. Il peccato di ballare
Coloro che danno scandalo, benché danzino non disonestamente, peccano mortalmente a meno che non siano scusati da una necessità,

I monaci, i religiosi, i preti inferiori, che danzano in pubblici balli, non vanno immuni da peccato mortale, quantunque danzino castamente. Tale sembra l'opinione di molti teologi e fra essi Benedetto XIV, il quale nelle Istit. 76, interdice rigorosamente le danze ai sacerdoti e ai preti e dimostra la sua interdizione con ragionamenti e con testimonianze.


13. I peccati degli spettacoli: degli attori e degli scrittori
Quelli che compongono o rappresentano commedie notabilmente sconce, peccano assolutamente di grave peccato, in causa dello scandalo dato, benché da essi non voluto.

È pure peccato mortale incoraggiare commedie notevolmente oscene col danaro e con gli applausi in teatro, perché in questi casi c'è positivo sostegno a cose mortalmente peccaminose;

Anche chi scrive commedie e tragedie non molto oscene o le rappresenta in teatro, pecca di peccato mortale, in causa del pericolo annesso a queste rappresentazioni, o dello scandalo che da esse deriva. Perciò gli attori e le attrici furono nel Concilio d'Arles (anno 314 can. 5) scomunicati...

Assistere a scene teatrali notevolmente sconce è peccato mortale per i pensieri libidinosi che suscitano.


14. I peccati del godimento: No erotismo, No al piacere
L'atto coniugale [della penetrazione] compiuto per solo godimento è peccato, ma soltanto veniale. Che sia peccato lo prova l'autorità di Innocenzo XI, il quale condannò la seguente asserzione: «L'atto coniugale compiuto pel solo piacere ch'esso procura è esente da ogni colpa, o fallo, anche veniale».

Il sesso sporco
Il piacere annesso al compimento dell'atto coniugale è il mezzo che conduce al fine, cioè alla
procreazione della prole: all'infuori di questo scopo, quel piacere diventa illecito; e a più forte ragione è illecito l'accoppiamento se, sviato dal suo scopo, si compie per godimento.


15. I peccati del pensiero impuro: l'immaginazione erotica
Il coniuge che si diletta, in assenza dell'altro coniuge, figurandosi l'atto matrimoniale come effettivo, probabilmente pecca mortalmente, in special modo se i suoi spiriti genitali si commuovono grandemente,

È certo essere re peccato mortale il libero compiacersi della mente in una cosa venerea che la immaginazione si figura come reale.

Quegli che, accoppiandosi carnalmente nel matrimonio, desidera che dal suo atto non nasca prole, pecca: su ciò sono d'accordo tutti i teologi, ma sarebbe codesto soltanto un peccato veniale


16. Sul debito coniugale: l'obbligo contrattuale della penetrazione

Secondo la S. Scrittura e la Ragione, è stretto obbligo in ciascun coniuge di rendere il debito coniugale all'altro che lo chiedesse espressamente o tacitamente;

Secondo la S. Scrittura: I° Corinti 7,3 «L'uomo renda il debito coniugale alla moglie, e la moglie lo renda al marito: non vogliate imporvi delle privazioni, a meno che ciò non avvenga con mutuo consenso per adempiere ai compiti della preghiera»... D'onde risulta: È peccato mortale il ricusare il debito coniugale, anche per una sola volta, senza legittimo motivo.


17. Il peccato di Onan [Coito interrotto]
Non è permesso ricusare il debito coniugale per la paura di avere troppo numerosa prole. Gli sposi cristiani confidino in Dio che manda il cibo ai giumenti e ai pulcini dei corvi quando l'invocano (Salmo 146,9)

Questo peccato avviene allorquando l'uomo, dopo essersi introdotto nella vagina della donna, si ritira affinché il suo liquido spermatico non si versi dentro le parti genitali della donna stessa, e così non avvenga la generazione.
1. È certo che l'uomo il quale così opera, qualunque ne sia la causa, pecca mortalmente,
2. È certo che, per la stessa ragione, la moglie che induce il marito a così fare, ovvero acconsente alla sua detestabile azione, o - e ciò a più forte ragione - essa si ritira, malgrado la volontà del marito prima che questi le abbia versato il seme nella vagina, pecca mortalmente ed è assolutamente indegna dell'assoluzione.


18. Sulle cause della lussuria
Le principali e più frequenti cause dei peccati di lussuria sono:..
L'oziosità che "insegna molte cose cattive" (Eccl. 33,29); il dormir troppo; la morbidezza o il tepore del letto, i giochi, gli allettamenti e le delizie della vita;

Lussuria:... la familiarità fra persone di diverso sesso, anche sotto pretesto di matrimonio; gli sguardi, i toccamenti, gli abbracci, i colloqui teneri.... le danze, le commedie ed altri spettacoli profani; le letture di libri osceni, i romanzi, i turpiloqui, le canzoni amorose; l'abbigliamento immodesto o lussureggiante.


19. Sui rimedi alla lussuria:
Si devono prescrivere i seguenti rimedi:

1. La preghiera frequente e fervorosa. "Vedendo che io non poteva in altro modo essere continente, se non che rivolgendomi a Dio,... andai a Lui e lo pregai" (Sap. 8,21)
2. L'aureola gloriosa destinata in cielo ai vergini non potrà esser mai conseguita da coniugi o da chi, all'infuori del matrimonio, avrà consumato un atto carnale...
3. ognuno, con la preghiera, col digiuno e con altri espedienti, può sedare gli stimoli della carne...
3. Non guardare le fanciulle se non vuoi che la loro bellezza ti faccia cadere in scandalo...
4. La castità detta cosi perché proviene dal verbo castigare, che indica freno alle concupiscenze (S. Tomaso, 22, q.151) è una virtù morale che modera i diletti venerei a seconda dei dettami della ragione.


20. Le norme nella confessione: niente privacy sotto le coperte
Molti coniugi errano quando credono che a loro tutto sia lecito nel matrimonio: perciò, con facilità essi commettono innumerevoli peccati mortali, che poi non svelano al confessore...

L'esperienza insegna che molti coniugi non confessano i peccati commessi nell'uso del matrimonio, se non sono interrogati.
Ora, il confessore li può interrogare su quelle cose che fra coniugi si permettono: Avete voi qualche cosa che vi morde la coscienza?
Se essi dicono di nulla avere e sembrano abbastanza istruiti e timorati, non è necessario insistere ulteriormente. Ma se essi sono rozzi o la loro sincerità appare dubbia, il confessore deve insistere:
chiederà ad essi se hanno mai negato il debito coniugale; e se questa frase non fosse da essi compresa, potrà dir loro: Vi siete mai rifiutati all'atto che si fa per avere dei figli?
Se rispondono d'aver rifiutato, bisogna informarsi del motivo, e dopo questa informazione si giudicherà se v'ha peccato o no; e se vi ha peccato, se sia mortale o veniale.


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